Vittoria del torneo di Terza Categoria (seconda fascia) regionale per Luca Alberti, punta di diamante dell’Alberti Tennis Team.
Luca Alberti, impegnato sia con incontri singoli che doppi con altri tennisti dell’Alberti Tennis Team, ha trovato il tempo di prestarsi ad un’intervista ai microfoni di 94018.
Partiamo dalla tua ultima vittoria. Il 22 Settembre hai portato a casa il trofeo del torneo di Terza Categoria di seconda fascia organizzato a Calascibetta. Ti va di raccontarci il tuo percorso nel torneo?
“È stato certamente un torneo soddisfacente, di grande importanza vista la sua valenza su scala regionale, durato due settimane e che mi ha messo alla prova sotto molto punti di vista. Premetto che grazie alla mia posizione nel ranking della mia categoria ho iniziato il torneo da testa di serie, accedendo direttamente ai quarti di finale. Ho dunque giocato la prima partita contro un ragazzo di Caltanissetta, Carlo Cavaleri, un quindicenne di ottime prospettive, battendolo in due set, vinti per 6-2 e 6-4. In semifinale ho incontrato un altro nisseno, Furnò, veterano di 46 anni con cui ho portato avanti un sfida soprattutto mentale alla quale ho retto abbastanza bene, battendolo alla fine 6-1, 6-4. La finale è stata particolarmente dura: il mio avversario era il mio amico Lo Giudice che finora si era però sempre dimostrato la mia bestia nera. Ho dunque approcciato la partita lievemente scoraggiato soccombendo soprattutto sul piano mentale. Perdo dunque il primo set, ma a metà del terzo sento le note di “Under Pressure” dei Queen da un bar vicino. Lì capisco di poter giocare libero da qualsiasi peso perché non avevo ormai nulla da perdere e scambio dopo scambio, game dopo game, rimonto e riesco a vincere 6-4. Io credo che essermi scrollato di dosso le pressioni mi abbia permesso di concentrarmi al massimo su ogni colpo”.
Sappiamo che sei anche molto impegnato con i campionati a squadre. Quali sono i prossimi impegni?
“Da alcune stagioni il nostro obiettivo fisso è la serie D3, campionato estremamente competitivo. Sono orgoglioso di poter dire che abbiamo strutturato un bel team; ciononostante sul percorso si incontrano squadre molto meglio attrezzate. Purtroppo il nostro spareggio è stato giocato in un campo di erba a Lentini tenuto in condizioni a dir poco inadeguate. Non vorrei sottolineare questo particolare ma talvolta questi fattori fanno la differenza tra una vittoria e una sconfitta, anche perché i nostri avversari giocavano in casa e hanno sfruttato la conoscenza e l’abitudine al terreno accidentato mentre noi abbiamo dovuto improvvisare e adeguarci. Questa sconfitta brucia un po’ ma adesso abbiamo solo intenzione di concentrarci sui prossimi obiettivi e, nello specifico, sul torneo memoriale G.Palpacelli. La formula usata in questa competizione è quella di quattro singolari e un doppio, una società contro l’altra in tutte le categorie (under, veterani, maschile, femminile e doppio). Ci stiamo preparando bene e siamo pronti a dare il massimo”.
C’è un ringraziamento che vuoi fare o qualcuno a cui vorresti dedicare l’ultima vittoria?
“La vittoria la dedico alla mia ragazza che mi segue e mi supporta in ogni mia partita e che si sta dimostrando un vero e proprio talismano per me. Ovviamente una dedica a mio padre, mio allenatore e primo sostenitore. Infine un pensiero va sempre ai miei allievi, a cui talvolta purtroppo devo sottrarre tempo ma che dimostrano sempre grande passione e che, quando possono, vengono sempre a vedermi giocare e a supportarmi riempiendomi di gioia e spingendomi a trasmettergli la mia passione per questo bellissimo sport!”
Francesco Lanuzza