Pienone al cine-teatro “Andrea Camilleri” di Troina per l’evento dedicato alla nota artista Siciliana, Rosa Balistreri, epilogo di una stagione di cine-club che, per un ciclo di nove film, ha coinvolto oltre 160 persone.
Nell’ultima serata di cine- club sono stati proiettati due film-documentari sulla vita della Balistreri, quasi una necessaria introduzione per far calare il pubblico in una dimensione altra, quella di una Sicilia di metà Novecento, fatta di povertà, miseria, di fame e violenza. È qui che nasce e cresce Rosa, vittima di un matrimonio combinato al quale tenta di sfuggire cercando di uccidere il marito. È qui che la Balistreri vive su di sé la drammatica esperienza della violenza e del carcere, ai quali seguirà la partenza per Firenze. Ma ritornerà in questa terra povera e martoriata, a Palermo, perché la Sicilia non puoi che portartela dentro, nelle ossa e nel sangue.
I canti, poi, magistralmente eseguiti da Giusi Schilirò (voce), Alfredo D’Urso (chitarra e arrangiamenti), Antonio Bonasera (Flauto e sax soprano), Elisabetta Monaco (mandolino e liuta) e Peppe di Mauro (tamburi a cornice e marranzano), hanno dato sostanza a quanto visto poco prima. Hanno allietato il pubblico, lo hanno divertito, ma instillando allo stesso tempo una riflessione necessaria. «Non abbiamo sentito solo musica leggera, ma abbiamo pensato che molti problemi sono ancora attualissimi» dichiara ancora l’organizzatrice dell’evento.
Un evento culturale, questo, pensato per «allontanarci dai social, per vivere momenti di condivisone – conclude Melina Impellizzeri – abbiamo bisogno di fare comunità. Andare a vedere un film impegnato può essere un modo per stare insieme e per rivitalizzare culturalmente questo paese. Siamo noi artefici del nostro destino culturale. Eventi come il cine-club – promosso da Silvano Privitera – e lo spettacolo di ieri sera, organizzato da me, Gaetano Trovato e Maria Francesca Leanza ci fanno pensare di essere sulla strada giusta».
Concita Carmeni