“Troina in movimento”: no alla politica sui social!

Il gruppo politico d’opposizione, Troina in movimento, si congeda dall’agone virtuale e decide di perseguire una politica basata sul contatto umano.  

«È da tempo che riteniamo anacronistico continuare a scrivere sui social, ottimo mezzo per dare informazioni, ma oggi reso, dai più, unico filtro per nascondere il vero a beneficio del verosimile» si legge sulla pagina Facebook del gruppo d’opposizione. E ancora: «oggi più che mai riteniamo che la politica vada fatta guardando i cittadini negli occhi, unico modo per essere veri politici; ascoltando i cittadini, infatti, abbiamo potuto verificare di persona quali sono le loro esigenze; ascoltando i ragazzi siamo riusciti a farci portavoce delle loro esigenze nelle sedi opportune; ascoltando gli allevatori e amareggiandoci con loro per la fine di un’epoca che li vedeva protagonisti dell’economia e della cultura territoriale, abbiamo intrapreso un percorso di supporto a tutti i livelli». Una critica, dunque, che investe non soltanto la scena politica, ma i rapporti umani in generale, la cui tendenza è una progressiva rarefazione a favore del contatto virtuale.

La dottoressa Maria Fascetto Sivillo, rappresentante del gruppo d’opposizione Troina in Movimento, ha affermato che questa decisione è nata da un’analisi sull’uso dei social: «Vanno bene per comunicare tra persone o dare comunicazioni pubbliche, ma se ne sta facendo un uso anomalo. La gente non ama parlare di criticità e […] vuole che l’analisi critica la faccia l’opposizione». La Fascetto, tuttavia, ribadisce a chiare lettere che «i social non sono il metro adatto per una valutazione politica» e proprio per questo motivo ha deciso – insieme al gruppo Troina in Movimento – di prendere le distanze da questo modo di fare politica affinché si ritorni ad una comunicazione autentica in cui ci si possa guardare negli occhi e capire realmente le esigenze di chi si ha davanti. La Fascetto non nega l’importanza che le piazze virtuali possono ricoprire in un periodo storico tutto votato al digitale, ma pensa che sia necessario un movimento controcorrente che educhi i cittadini a non utilizzare i social per affrontare questioni politiche. Il rischio, infatti, secondo la dottoressa, sarebbe quello di essere catapultati in una realtà distorta che non consente nessuna analisi critica e, di conseguenza, nessuna soluzione per le criticità esistenti.

Dalla pagina Facebook del gruppo di opposizione si apprende che la pagina continuerà ad essere utilizzata per fornire informazioni e comunicazioni, ma per qualsiasi esigenza si preferisce, da questo momento, il contatto diretto e privato «senza l’amarezza di attacchi strumentali da parte dei soliti leoni da tastiera».

FABRIZIO TOMASI

Condividi su:

blank

Seguici su