Si è tenuto ieri pomeriggio, alla Torre Capitanía di Troina, un importante incontro che fa da tassello nella costruzione della Comunità Energetica Rinnovabile, progetto ambizioso e d’avanguardia nel Sud Italia.
Il progetto della Comunità Energetica Rinnovabile può prender forma secondo due diversi criteri: un criterio indirizzato prettamente al profitto degli investitori, secondo il quale la CER assumerà la forma di società di capitali; un criterio di stampo mutualistico, per il quale la CER si istituirà sotto la forma di cooperativa.
Seguendo il secondo criterio, l’amministrazione comunale sta lavorando alla costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile (che sarà un ente giuridico a tutti gli effetti). Il criterio mutualistico si sostanzierà dunque al fine di poter non solo coprire l’investimento compiuto dai cittadini – con tempi più celeri – ma di garantire altresì l’autoconsumo e soprattutto l’accantonamento di fondi (ottenuti dalla differenza tra costi di gestione e profitti di vendita dell’energia in eccesso al GSE) da poter utilizzare in opere di pubblica utilità, quali la lotta alla povertà energetica.
Il sistema economico e giuridico della CER solleva indubbiamente dei dubbi e delle perplessità, fisiologiche vista la complessità del progetto.
Al fine di consentire ai cittadini di trovar il bandolo della matassa, l’assessore Salvatore Leanza, con delega alle attività produttive, ha indetto dunque un incontro di consultazione e dibattito tra i cittadini troinesi interessati al progetto e i consulenti di cui il Comune sta avvalendosi per portar avanti la costituzione della CER.
All’incontro hanno partecipato i Professori Alberto Fichera, Marisa Meli, Enrico Giarmanà e Milena Pafumi, dell’Università di Catania, in qualità di consulenti del Comune di Troina.
Lorenzo Caputo