Troina, Coutances e Hauteville-la-Guichard: una storia lunga vent’anni

Siglato il 7 settembre 2022 nell’aula consiliare del palazzo municipale di Troina il rinnovo della Carta tra i sindaci delle città e i presidenti dei comitati di gemellaggio.

Nel corso della seduta straordinaria del consiglio comunale, appositamente convocata per l’occasione dal presidente Walter Giuffrida, si è celebrato il XX anniversario del gemellaggio tra Troina e le città della Normandia di Coutances e Hauteville-la-Guichard. A legare la comunità troinese con quelle francesi il Gran Conte Ruggero I d’Altavilla, che proprio da quelle città della Normandia, nell’XI secolo d.C., partì alla volta della Sicilia per liberarla dalla dominazione araba e restituirla alla cristianità, stabilendo la propria roccaforte a Troina e facendone la prima capitale normanna dell’Isola. Durante la seconda guerra mondiale, inoltre,  Troina e Coutances subirono entrambe gravi bombardamenti aerei sia nel corso dell’operazione “Husky” per la liberazione della Sicilia, che dopo lo sbarco in Normandia.

Un percorso, quello che ha portato a gemellare Troina e le città francesi, «cominciato nel lontano ’99 in occasione di un convegno sui castelli medievali», ci spiegano gli ex sindaci di Troina Giuseppe Artimagnella e Salvatore Costantino, entrambi impegnati in prima linea durante i loro mandati nella buona riuscita del progetto. «Solo nel 2002 siamo giunti ufficialmente a firmare la Carta del Gemellaggio» con la delegazione francese, composta da Yves Lamy (Sindaco di Coutances), François Eude (Sindaco di Hauteville-la-Guichard), Gerard Coulon (Presidente Communauté De Saint Sauveur Lendelin) e Remy Lecoeur (Presidente del Comitato Gemellaggio di Coutances). Le parti si impegnano così a “mantenere legami permanenti tra le comunità, forgiate nell’identità, nel lontano Medioevo, dalla civiltà normanna e da questa educate alla tolleranza e all’ospitalità” e “di favorire in ogni campo gli scambi tra i loro abitanti, per sviluppare una migliore comprensione reciproca, il sentimento vivo della fraternità europea”.
Obiettivi ancora vivi e forti tra i membri del Gemellaggio, come testimoniano le parole dell’ex sindaco di Coutances Yves Lamy, entusiasta di Troina – da lui definita una «città rappresentativa, ricca di tradizione e complementare rispetto alle nostre cittadine francesi» – che afferma con decisione: «Anche dopo vent’anni c’è ancora voglia di fare».

Firma della Carta del Gemellaggio, 2002

Durante la seduta del consesso civico tra i sindaci Fabio Venezia, Didier Lefevre, Guy Fossard e i presidenti dei rispettivi comitati di gemellaggio Giuseppe Macrì e Brigitte Noel, presenti in aula insieme alle famiglie gemellate e agli ex sindaci di Troina Giuseppe Artimagnella e Salvatore Costantino, è stata rinnovata ufficialmente la Carta del Gemellaggio, con il prezioso aiuto di mediazione linguistica dei professori Rita Rundo e Filippo Conticello.
Nel corso della cerimonia è altresì avvenuto uno scambio virtuale di fazzolettoni tra il gruppo scout di Troina e quello di Coutance e Hauteville.  Giuseppe Macrì, presidente del Comitato del Gemellaggio di Troina ritiene, infatti, che «la presenza degli scout  e lo scambio del fazzolettone è un gesto simbolico rivolto ai giovani, affinché mandino avanti quello che si è costruito in questi vent’anni».

«Guardare al futuro volgendo lo sguardo al passato e alla storia che ha accomunato i nostri territori – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia nel dare il benvenuto ai fratelli francesi – , è una scelta importante e lungimirante. Per rinvigorire questo rapporto, abbiamo deciso di organizzare questa cerimonia proprio in un momento di smarrita e debole identità per l’Europa. La pandemia e la guerra ci hanno insegnato l’importanza del dialogo tra i popoli, l’integrazione e la pace, che oggi ribadiamo con il rinnovo della sottoscrizione di questo patto. Il gemellaggio non è solo integrazione e dialogo istituzionale, ma un messaggio di pace e di speranza per i nostri popoli e le generazioni future».

Concita Carmeni

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