Su proposta della giunta comunale, approvata all’unanimità dal consesso civico, nella seduta svoltasi venerdì 26 febbraio, il Comune ha conferito la cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki ed ha deciso l’installazione di una panchina gialla in memoria di Giulio Regeni. Un gesto di solidarietà e un appello affinché sia resa giustizia ai due ricercatori.
Patrick è uno studente dell’Università di Bologna, impegnato nella difesa dei diritti della comunità LGBT, ma in Egitto questo rappresenta ancora un motivo di persecuzione. Infatti, atterrato a Il Cairo per trascorrere qualche settimana con la famiglia – il 7 Febbraio del 2020 -, è stato arrestato dalle autorità egiziane con l’accusa di sovversione, diffusione di false notizie, minaccia per la sicurezza nazionale e terrorismo. Il giovane studente è stato trattenuto prima a Mansoura, poi al Cairo, con una dilazione della custodia cautelare di quindici giorni per volta. «Patrick dava fastidio perché raccoglieva dati e informazioni sulle violazioni dei diritti umani in Egitto e le diffondeva all’esterno, proprio come faceva Giulio Regeni», commenta Paolo De Stefani, professore di International law of Human rights all’Università di Padova. Il professore precisa inoltre che i due casi vanno debitamente distinti: Zaki è un cittadino egiziano che studia a Bologna, Regeni un cittadino italiano, benché questo non abbia evitato la sua condanna a morte.
La città di Troina – dichiara il sindaco Fabio Venezia – , si è sempre distinta per la tutela dei valori della democrazia e della libertà, condannando fermamente ogni atto di violenza e intolleranza con azioni concrete e simboliche, tese a promuovere la pace, l’uguaglianza e l’integrazione. Il conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki, costituisce una testimonianza tangibile di solidarietà e vicinanza ai numerosi giovani studenti che come lui e Regeni si impegnano per rafforzare e proteggere i diritti e le libertà fondamentali”.
Dopo il conferimento della cittadinanza onoraria, durante il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione di adesione alla campagna lanciata da Amnesty International, “Una panchina gialla per Giulio Regeni”, in memoria del ricercatore friulano dell’Università di Cambridge, rapito e seviziato al Cairo il 25 gennaio 2016, il cui corpo martoriato e senza vita venne ritrovato nei pressi di una prigione dei servizi segreti egiziani, sulla cui morte non si conosce ancora la verità. Il gruppo consiliare, come gesto simbolico in onore di Regeni e di tutte le vittime di violenze, ha previsto la collocazione – in uno degli spazi urbani – di una panchina di colore giallo in cui verrà incisa la frase di Martin Luther King: “No, non siamo ancora soddisfatti e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente” e, infine, l’esposizione, al palazzo municipale, dello striscione “Verità per Giulio Regeni”.
CONCITA CARMENI