Un’esperienza tutt’altro che positiva quella della piccola Victoria, portata in guardia medica lo scorso sabato dai due genitori, Luigi Ruberto e Alice Cantale.
“Eravamo usciti con i nostri amici – spiega la mamma – e verso mezzanotte Victoria cade a terra con tutto il passeggino. Appena la prendo e le tocco la testa la mia mano era tutta piena di sangue”. Immediatamente si recano in guardia medica, dove un’altra famiglia aspettava da circa mezz’ora perché alla porta era affisso un cartello su cui era scritto che il medico era in visita domiciliare.
“Sono andata a casa per disinfettare con l’acqua ossigenata la ferita di mia figlia con l’intenzione di ritornare in guardia medica per verificare che fosse tutto a posto” continua Alice Cantale “quando siamo tornati c’era già un’altra macchina. Abbiamo chiamato in 112 perché era passata più di un’ora e questi ci consigliano di chiamare il 118. Quest’ultimi hanno subito medicato la bambina mettendole un cerottino”.
Gli altri presenti intanto cominciano a suonare il campanello e a chiamare lo studio di guardia medica che dava occupato finché “esce la dottoressa con le pieghe del cuscino stampate in faccia giustificandosi dicendo che aveva dimenticato dal giorno prima il cartello, ma non sapendo dare una giustificazione sul telefono fuori posto”.
“È vergognoso tutto quello che è successo” conclude la madre amareggiata da questa esperienza.
Redazione 94018.it