Dopo l’apertura della campagna elettorale di Elena Pagana ed il lancio della propria candidatura con De Luca di Sebastiano Lombardo, durante un lavorativo giovedì pomeriggio, la piazza Falcone e Borsellino di Troina ha ospitato l’apertura della campagna elettorale del PD ennese.
L’evento principale era il lancio ufficiale di Fabio Venezia, candidato alla deputazione presso l’Assemblea Regionale Siciliana.
Ad aver preso la parola per primo è stato Salvatore Leanza, segretario locale del Pd, che ha brevemente introdotto gli interventi che si sarebbero susseguiti, ringraziando la cittadinanza per aver presenziato all’evento.
Ospite il vice-segretario nazionale Peppe Provenzano, già Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale durante il Conte II, il cui discorso è stato interamente costruito attorno alla voglia di riscatto latente del popolo siciliano. A suo dire, la macchina amministrativa guidata da Musumeci ha prodotto disastri estesi ad ogni campo: dalla sanità, finalizzata all’irretire voti e analogamente a trattamenti di favore elitari, per arrivare ai tanto millantati e discussi miliardi in partenza dall’Europa, i quali “potrebbero essere” polo attrattivo per le mafie (citando il discusso caso del candidato al consiglio comunale di Palermo).
Di certo l’ex ministro non ha affatto lesinato complimenti nei riguardi di Fabio, ribadendo con forza che la bussola d’agire pratico propria della sua amministrazione ha come priorità la lotta alla mafia e quindi la rivendicazione della legalità.
È adesso il turno di Vittorio Di Gangi, segretario provinciale del PD, che si dimostra orgoglioso d’esser riuscito, insieme ai membri del partito, ad aver schierato 4 nomi per la tornata elettorale più rovente di sempre.
Angela Patelmo, ennese e cassazionista, concorre alla medesima carica del sindaco di Troina: candidata al Parlamento Siciliano. Si dice onorata di esser salita a bordo della nave del nazareno per affrontare la più, con tutta probabilità, spinosa competizione elettorale degli ultimi tempi. Visibilmente commossa, ricorda il nonno fondare la prima sede del Partito Comunista ad Enna. Ed è sulla scia di questo che ha voluto incentrare il proprio intervento sul non voler far alcun passo indietro per ciò che concerne battaglie finalizzate all’ottenimento di diritti civili, dinanzi alla “reazionaria” incombenza che si scorge da destra.
Maria Stefania Marino, anche lei ennese e capogruppo Pd Enna. Presentandosi come madre di due figli travolti dalla fiumana di fuga di cervelli, ha sottolineato l’importanza di creare le condizioni affinché i giovani abbiano l’opportunità di poter crescere e svilupparsi in patria-trinacria, piuttosto che lasciare che il miglior capitale umano abbandoni la propria terra d’appartenenza. È candidata alla Camera dei Deputati come capolista al plurinominale.
Giuseppe Arena, già sindaco di Centuripe e avvocato, non ha perso occasione sul palco per rimarcare l’importanza di un candidato che si presenta nei comuni di appartenenza, che sta a contatto con la gente, che sa raccogliere le istanze dei cittadini e non farle sprofondare nell’oblio.
Anche Arena è candidato alla camera dei deputati per il collegio uninominale Sicilia 2.
Infine, è Fabio Venezia a prendere la parola.
Inizialmente elencando le iniziative amministrative intraprese; dalla riqualificazione delle strutture scolastiche all’apertura di una sede universitaria a Troina, dalla lotta alla mafia come priorità in agenda all’incessante lavoro finalizzato all’intercettazione di finanziamenti.
Queste politiche vengono da lui considerate angolari, rispetto alle pieghe che il mondo sta prendendo, in una prospettiva a medio-lungo termine ,poiché presentano caratteristiche del tutto originali: capacità di produrre energia, cibo genuino e, soprattutto, aria incontaminata.
Altro punto da portare immediatamente all’ordine del giorno presso Palazzo dei Normanni è quello che attiene alla riforma dei Liberi Consorzi, col fine di costituire un ente capace di fungere da concreta intercapedine tra gli enti locali.
“Xenofoba e reazionaria” così bolla l’attuale destra italiana, inserendo per primi nel calderone Salvini e Meloni.
Si conclude così l’apertura della campagna elettorale di Fabio Venezia e di tutto il PD ennese.
ALFIO CALABRESE







