In questo gioco al massacro conclamato, in questo territorio così martoriato e depresso, finalmente una buona notizia: il Governo ha ben deciso di tagliare 39.000.000€ (già, proprio 39 milioni di euro, forse per esteso rendo meglio il tenebroso concetto) di fondi del PNRR alla provincia di Enna.
Ecco un elenco:
-Siamo stati privati di 20 milioni di euro da destinare alla riqualificazione urbana;
-Siamo stati privati di 9 milioni di euro da investire nel potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità;
-Siamo stati privati di 9 milioni di euro utili alla valorizzazione del territorio e alla efficienza energetica dei comuni;
-Siamo stati privati di 1 milione di euro per la gestione del rischio alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico.
In sostanza, una gravissima omissione di coperture finanziarie preposte a “rattoppare” e, potenzialmente, migliorare gli atavici deficit del nostro territorio.
Tra la comprensibile preoccupazione degli amministratori locali, sono due le voci supportate da un mandato elettorale ad emergere in questo marasma di rassegnazione: l’On. Venezia (eletto in quota PD all’Ars) e l’On. Longi (eletta in quota FDI a Montecitorio). Il primo, all’opposizione, denuncia il drastico taglio a mezzo social. La seconda, in maggioranza, aveva precedentemente promesso che gli eventuali tagli parziali del PNRR sarebbero poi stati compensati con altre coperture finanziarie.
Superando, però, la dicotomia (necessaria) dei Deputati, resta irremovibile un fatto: i cittadini della provincia di Enna si ritrovano a dover combattere la perenne disillusione che li pone come residenti di un territorio che, alla luce di quanto avvenuto, sembra quasi esser “sacrificabile”.
In estrema sintesi, sono ben 169.788 (abitanti della Provincia di Enna al 2019) i soggetti bistrattati da questo provvedimento.
Alfio Calabrese