Mafia ennese. Venezia (PD): “Il prezioso lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine sia accompagnato da un movimento civico che promuova la legalità”

“La recente operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta ha consentito di far luce su due sodalizi mafiosi ennesi presenti a Regalbuto e Pietraperzia e sui metodi criminali utilizzati per il controllo del territorio. Oltre ai consueti affari illeciti, desta molta preoccupazione la scoperta di consistenti arsenali di armi da fuoco, perfettamente funzionanti e pronti all’uso, che ci consegnano l’immagine di un’organizzazione mafiosa dotata di un braccio militare in grado di colpire chi si oppone”. Lo dichiara Fabio Venezia, deputato ennese e componente della Commissione regionale antimafia.

 

“Il nostro plauso – continua il parlamentare ennese – va alla DDA di Caltanissetta, alla Sisco di Caltanissetta, alla Squadra mobile di Enna e al Commissariato di Leonforte per questa importante operazione che conferma come “Cosa nostra” sia ancora organicamente presente nel territorio ennese e molto legata alle grandi famiglie mafiose etnee e, in particolare, al clan Santapaola”.

 

“In questo allarmante quadro di oppressione mafiosa – conclude Venezia – è per fortuna presente, nel caso di Regalbuto, un’associazione antiracket molto attiva, formata da valorosi commercianti e imprenditori, un importante tessuto produttivo, formato da piccole e medie imprese che esportano in tutto il mondo, un’autorevole istituzione bancaria, la BCC La Riscossa, molto radicata nel territorio locale, una classe di professionisti seria e preparata ed una matura e consapevole società civile capaci di attivare i necessari anticorpi e di porre un argine agli affari criminali dei clan del territorio, collaborando con gli apparati dello Stato”.

 

Ufficio stampa 

On. Fabio Venezia 

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