“Quanti asinelli abbiamo? Quanto ci costano?”, queste le domande che il gruppo d’opposizione Troina Insieme si è posto mediante un volantino che sta circolando tra la cittadinanza.
Dopo l’operazione che ha portato ad un reimpossessamento di vasti appezzamenti di terreno caduti nelle mani della Mafia dei Nebrodi, dal 2019 è cominciato un processo di rigenerazione del territorio. Infatti, l’azienda speciale Silvo-Pastorale ha dato il via all’allevamento di 115 asini ragusani, avviando una produzione che varia dalla mortadella al salame d’asino e ai cosmetici (sapone e creme per il viso).
“Dato che gli introiti della gestione asinina, per l’anno 2022, sono stati di circa 6.000 euro (dovuti alla vendita di cosmetici, di latte e carne), ci sorge un dubbio: vale la pena spendere tutti questi soldi per l’acquisto di questa stalla?”, si chiede il gruppo d’opposizione dopo l’acquisto della nuova dimora per gli asini, di proprietà del Comune di Cerami, ad un prezzo di 1.600.000 euro.
Il gruppo Troina Insieme, non condividendo la decisione dell’amministrazione, ha proposto, nel consiglio comunale del 27 novembre, di impegnare questa somma nel seguente modo:
– 500 mila euro per la costituzione di un Fondo di Rotazione per le attività produttive;
– 250 mila euro destinati alla ristrutturazione delle strade esterne rurali;
– 300 mila euro per l’acquisto di due bus elettrici;
– 50 mila euro per l’acquisto di due strutture di compostaggio per l’umido;
– 100 mila euro destinati al consolidamento e alla riqualificazione delle aree urbane;
-400 mila euro come contributo ai cittadini che scelgono di effettuare un efficientamento energetico nelle proprie abitazioni.
Concita Carmeni