Il 20 settembre a Troina si è svolta la mostra del giovane pittore francese Alexandre Dodela nel cuore delle vie della piazza vecchia. Abbiamo avuto la possibilità di partecipare e conoscere a pieno lui e la sua arte, ogni opera ha un significato legato alla fede artistica dell’autore che, ispirato dal nostro bellissimo panorama troinese, ha cominciato ad allestire una tela raffigurante un tramonto nostrano, intitolato “Nu Age”. In seguito , abbiamo avuto una piacevole discussione.
Parlaci un pò del tuo passato, quando e come hai iniziato a fare arte?
“La mia prima lingua è stata il disegno. Ho iniziato a dipingere 20 anni fa, forse un po’ di più Ho frequentato “effetti speciali e animazione” da studente e andavo in studio prima e dopo la scuola per immergermi in tutta questa creazione. Alla fine sono diventato insegnante, ho iniziato a insegnare e ho semplificato e sintetizzato il mio modo di creare, perchè dovevo farlo per insegnare e trasmettere. E alla fine, è cosi che ho iniziato a fare mostre continuamente, grazie all’insegnamento”
Come mai hai deciso di venire a Troina?
“In primavera ho scoperto la Sicilia grazie ad un amico che mi ha invitato. Ho visitato l’Etna e ho incontrato Mark Harris che mi ha parlato della sua residenza. Sono rimasto incantato dall’isola, mi è piaciuta molto e così sono tornato alla prima occasione”.
Qual è il messaggio che vuoi mandare con la tua arte e a cosa è ispirata la tua mostra?
“Il mio messaggio è semplice. È il fatto che le persone possano davvero fare domande. Mi piace che le persone siano ispirate da ciò che faccio e che siano gli spettatori a raccontare delle storie. Credo che l’arte sia una lingua a sè stante e mi piace quando viene trasmesso un messaggio che in realtà non è stato inviato da me. È l’immagine stessa che racconta la storia”.
Cosa provi quando dipingi?
“Come ripeto sempre, vedo la pittura come un linguaggio formidabile. Quando le persone comunicano provano tante emozioni contemporaneamente, non ne hanno solo una , ed è per me la stessa cosa quando dipingo , attraverso in prima persona una pluralità di sensazioni”.
Che cos’è per te il processo creativo?
“Faccio molti schizzi all’inizio per dare un’idea di cosa farò, poi seleziono i miei migliori disegni e li concepisco come dipinti. Poi mi aiuta molto camminare all’aperto o ascoltare musica e delle volte qualche idea mi viene anche nell’istante in cui dipingo”.
Come inizia e come prende vita uno dei tuoi progetti?
“Credo che per trovare la libertà ci sia bisogno di una costrizione. La mia costrizione di solito è trovare una data per una mostra, un luogo ed un tema . Quando ho queste tre cose, ho le mie costrizioni e do il massimo in quel lasso di tempo perchè devo concepire velocemente”.
Hai un maestro a cui ti ispiri? Un mentore o un artista che ti piace molto?
“Si certo, ce ne sono molti come Van Gogh, Dalì e Caravaggio , questi sono quelli che mi vengono in mente e che maggiormente mi piacciono”.
Che consiglio daresti a un giovane artista alle prime armi?
“Non fermarti mai. Viaggia, visita, fai pratica tutto il tempo. Fatti ispirare dalle mostre, fai modelli dal vivo, quest’ultimi sono il miglior esercizio.
Ringraziamo il giovane artista per la disponibilità, e tutte le persone che ogni giorno dedicano il loro tempo alla creazione di questi incredibili eventi, sicuramente motivo di crescita e confronto per la popolazione troinese.
Andrea Longo