Quella di sabato 2 luglio è stata una giornata importante per i ragazzi del centro di accoglienza gestito dalla Sol.Med, una giornata alla scoperta delle bellezze storico artistiche della città di Troina e un modo per farli sentire a pieno parte della nostra comunità.
I Centri di Accoglienza Sol.Med. dislocati nella provincia di Enna (Piazza Armerina, Assoro, Cerami, Troina) accolgono ragazzi stranieri non accompagnati di età compresa tra 14 e i 18 anni. I Minori arrivano sul territorio regionale in situazioni di emergenza e per i quali necessita nell’immediato un’offerta di residenzialità temporanea. Tuttavia, oltre a garantire loro il superamento dalla condizione emergenziale , diventa fondamentale pianificare dei progetti concreti di integrazione affinché si prevengano situazioni di emarginazione e isolamento nella comunità di arrivo.
Per questo motivo la Sol.Med, in collaborazione con Cool_turalmente – cooperativa attiva nell’ambito della valorizzazione dei beni storico-culturali – ha pensato ad una giornata dedicata alla scoperta della storia e dei monumenti più importanti di Troina.
L’ex-loggiato di Sant’Agostino è stato il punto di ritrovo: Il Dr. Fabio Salinaro ha trasportato i partecipanti in un viaggio nella storia, a partire dall’origine della fondazione di Troina, spiegando loro il continuo susseguirsi di dominazioni, ognuna delle quali ha portato con sé un arricchimento del nostro patrimonio e della nostra cultura. Dall’ex convento, poi, la passeggiata è proseguita verso il quartiere Scalforio, la chiesa di San Nicolò – con una digressione sulle festività pasquali, tra le più sentite dalla popolazione troinese – fino a raggiungere Piazza Conte Ruggero. Dalla questa splendida terrazza panoramica i ragazzi, con sguardo interessato e voglia di imparare, hanno conosciuto la storia della dominazione normanna e i suoi lasciti dal valore inestimabile. Infine, dopo aver percorso tutta la via Conte Ruggero, la passeggiata storica si è conclusa nel quartiere di San Procopio.
Respirare la storia di Troina, crogiuolo di popoli e culture avvicendatesi nei secoli, diventa quasi la condizione privilegiata per comprendere a pieno quanto la storia sia davvero “magistra vitae” e, soprattutto, quanto l’istituto romano dell’Hospitalitas – pur avendo perso la sua connotazione giuridica in senso stretto – rimanga il valore imprescindibile di ogni società civile desiderosa di arricchirsi.
Concita Carmeni

