Pino Scorciapino, classe 1955, si è laureato in Scienze Politiche ed è stato dirigente della Regione a Palermo fino al 2017. Nonostante l’impegno nell’attività politica è riuscito in tutti questi anni a coltivare anche la sua più grande passione: la scrittura. Ha collaborato infatti come giornalista pubblicista a diversi periodici e quotidiani regionali, tra i quali spiccano il Giornale di Sicilia e SiciliaInformazioni.com. Attualmente collabora con il Centro Studi Pio la Torre nell’ambito della politica internazionale. Scorciapino, inoltre, vanta una prolifica produzione saggistica e letteraria: “Ferlauto, Calabrese, Rotondo. A proposito di tre sacerdoti di Troina”, infatti, è il dodicesimo dei suoi lavori. I soggetti di cui Scorciapino scrive sono sempre relativi a fatti realmente accaduti o persone realmente esistite: nei suoi libri, infatti, è ravvisabile un lavoro di ricerca condotto con acribia che sfocia in una scrittura dal registro asciutto e dettagliato. Ama definirsi un “cronista di paese” e, in effetti, nei suoi scritti è presente non solo una spiccata componente autobiografica, ma anche il racconto di fatti e avvenimenti dell’ambiente in cui ha vissuto.
L’ultimo saggio in uscita, “Ferlauto, Calabrese, Rotondo. A proposito di tre sacerdoti di Troina”, racconta proprio di tre sacerdoti nati a Troina, luogo in cui hanno altresì svolto il loro ministero. Il primo è Silvio Rotondo, parroco con precedenti esperienze a Catenanuova e Agira, del quale si ripercorre il lavoro – durante il pandemico annus horribilis – nell’“Oasi”, con il suo carico di ferite e provvidenzialmente poi anche di ripresa. Letture di percorsi di vita, invece, nella sezione dedicata a Luigi Ferlauto (1922-2017) – fondatore e presidente dell’“Oasi”, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per il ritardo mentale e l’involuzione cerebrale senile. I tre saggi raccolti nel volume non seguono un comune filo metodologico-narrativo. Iniziano con la spiegazione di come, quando e perché sono stati scritti. Cosa lega i protagonisti? Molto. Si sono conosciuti e frequentati. La vocazione di Rotondo, da ragazzo e poi da adulto, ha quasi un mentore in Tonio Calabrese oltre che nel predecessore nell’arcipretura di Troina Enzo Campagna. Calabrese, prete e psicologo, ha operato a lungo con Ferlauto nell’ “Oasi”. Rotondo, prete e sociologo, ha affiancato – sempre nell’“Oasi”, palcoscenico costante nelle pagine del libro – Ferlauto nell’ultima fase della sua lunga esistenza. E ne ha raccolto l’eredità alla guida dell’Istituto che pone al centro della sua attenzione i più deboli.
Concita Carmeni
Redazione 94018.it/archivio