“In tenda sotto le stelle”: VII edizione del raduno degli strumentisti siciliani 

Tende e sacchi a pelo già preparati, strumenti artigianali ben accordati e tanta voglia di immergersi nella natura e vivere un’esperienza unica. Tutto è pronto per l’evento “In tenda sotto le stelle”, la settima edizione del raduno di strumentisti siciliani.

Il raduno, che quest’anno vedrà protagonisti oltre 25 musicisti provenienti da Messina, Palermo, Ragusa, Catania e Troina, è organizzato da Giuseppe Tomasi, musicista troinese, amante della musica tradizionale e popolare siciliana.

L’appuntamento di questa sera è, come ogni anno, alle 16.00 nella bellissima location a cielo aperto di contrada Castagna, con vista mozzafiato sul lago Sartori per un aperitivo di benvenuto.

Una novità quest’anno riguarda il patrocinio del Comune di Troina e dell’associazione Traynante che sin da subito hanno sposato l’idea di promuovere un evento culturale in uno scenario naturalistico incontaminato e aperto a tutti.

Dopo aver sistemato il campo, alle 19.30 al via alla tradizionale cena con “Arrustu di castratu”. Ma il momento più atteso è la notte. Sotto una coltre di stelle, tra il silenzio della natura, saranno solo le note delle tipiche canzoni siciliane ad attendere l’alba. Ciascun musicista porterà con sè uno strumento diverso, in gran parte fatto a mano, dal maranzano, al “fiscaliettu” siciliano, dal tamburello all’organetto e al mandolino fino a strumenti poco conosciuti come la “caccavella” detta anche “pitipù”, uno strumento musicale membranofono a frizione usato nella musica popolare di gran parte dell’Italia meridionale.

Ci sarà anche il “digeridù, uno strumento a fiato suonato facendo vibrare le labbra per produrre un bordone, utilizzando la respirazione circolare. Si tratta di uno strumento molto antico, originario delle popolazioni aborigene dell’Australia. Immancabili fisarmonica, chitarra e la tipica “ciaramedda” ovvero la cornamusa. La notte prosegue tra canti dialettali differenti, un buon bicchiere di vino davanti al fuoco, magari raccontando “miniminagghie”, indovinelli in dialetto siciliano.

Nella mattinata di domenica 21 luglio, i musicisti, dopo una tradizionale e ricca colazione e dopo aver suonato gli ultimi canti popolari per salutarsi, lasceranno il campo, ripromettendosi di ritrovarsi come ogni anno nello stesso suggestivo luogo per condividere note, esperienze e amicizie legate dallo stesso filo conduttore: l’amore per la Sicilia, la sua musica e le sue tradizioni popolari.

 

Silvana Trovato Picardi

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