Nell’era digitale in cui viviamo, l’identità digitale è diventata un aspetto fondamentale della nostra vita quotidiana. Ciò che una volta richiedeva documenti cartacei e presenza fisica ora può essere svolto online, grazie all’identità digitale. In Italia, tre principali sistemi di identità digitale sono emersi come pilastri fondamentali: SPID, CIE e CNS. In questo articolo, esploreremo le differenze tra questi tre sistemi e come ciascuno di essi sta contribuendo alla trasformazione digitale del Paese.
SPID: Sistema Pubblico di Identità Digitale
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, o SPID, è un sistema di autenticazione online che consente ai cittadini italiani di accedere a una vasta gamma di servizi digitali offerti dalle pubbliche amministrazioni e da altre organizzazioni private e pubbliche. SPID è gestito da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) ed è ampiamente utilizzato per l’accesso a servizi come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e la Regione. Ecco alcune caratteristiche principali di SPID:
- Ampia adozione: SPID è ampiamente accettato in tutta Italia ed è utilizzato per l’accesso a un’ampia gamma di servizi, rendendolo uno dei sistemi di identità digitale più diffusi.
- Procedura di registrazione: Per ottenere SPID, i cittadini devono recarsi presso un Identity Provider (IdP) autorizzato, presentare un documento di identità valido e seguire una procedura di registrazione che può variare leggermente da un IdP all’altro.
- Livelli di sicurezza: SPID offre vari livelli di sicurezza, dai livelli 1 a 3, a seconda delle esigenze dell’utente e del servizio a cui si desidera accedere. I livelli superiori offrono un’identificazione più forte, ad esempio attraverso l’uso di token hardware.
a Gennaio 2023 l’elenco degli Identity Provider era il seguente: Aruba, Infocert, Intesa (Gruppo Ibm), Lepida, PosteItaliane (PosteID), SielteID, TeamSystem, TIM, Namirial, Register.it.
CIE: Carta d’Identità Elettronica
La Carta d’Identità Elettronica, o CIE, è una versione avanzata della tradizionale carta d’identità cartacea. Oltre alle informazioni personali, la CIE contiene un microchip che consente all’utente di autenticarsi online. Ecco alcune caratteristiche principali della CIE:
- Autenticazione online: La CIE può essere utilizzata per l’identificazione online su siti web e servizi che supportano questa modalità di accesso. Gli utenti possono inserire la CIE in un lettore di smart card o utilizzare un’applicazione mobile per autenticarsi.
- Livelli di sicurezza: La CIE offre un alto livello di sicurezza in quanto richiede la presenza fisica del titolare per il rilascio e il rinnovo. Inoltre, l’uso del PIN della CIE aggiunge un ulteriore livello di sicurezza.
- Versatilità: La CIE può essere utilizzata per accedere a servizi governativi, servizi finanziari e altro ancora, rendendola una soluzione di identità digitale versatile.
CNS: Carta Nazionale dei Servizi
La Carta Nazionale dei Servizi, o CNS, è un’altra forma di identità digitale utilizzata in Italia. Tuttavia, è importante notare che la CNS è principalmente destinata a professionisti della salute, come medici e infermieri, e offre accesso a servizi specifici per il settore sanitario. Alcune caratteristiche chiave della CNS includono:
- Utilizzo nel settore sanitario: La CNS è principalmente utilizzata nel settore sanitario per l’accesso a sistemi e servizi legati alla salute, come la ricetta elettronica.
- Requisiti specifici: Per ottenere una CNS, è necessario soddisfare requisiti specifici legati alla professione medica o sanitaria. Questa identità digitale è quindi meno diffusa rispetto a SPID o CIE.
- Alti standard di sicurezza: La CNS è dotata di rigorosi standard di sicurezza per proteggere i dati sensibili del settore sanitario.
In conclusione, in Italia esistono diverse opzioni per l’identità digitale, ciascuna con le proprie caratteristiche e ambiti di utilizzo. SPID è il sistema più ampiamente adottato e versatile, la CIE offre un alto livello di sicurezza e versatilità, mentre la CNS è specifica per il settore sanitario. La scelta tra questi sistemi dipende dalle esigenze individuali e professionali, ma tutti contribuiscono a semplificare e migliorare l’accesso ai servizi digitali in Italia.
Alessandro Valenza