I curuzza: cuoricini di Pan di Spagna

I “curuzza” sono un dolce tradizionale tipico della cucina dolciaria troinese.

Il suo nome prende spunto proprio dalla sua forma a cuoricino: infatti, in siciliano, “curuzzu” vuol dire proprio ‘piccolo cuore’. Sebbene sia una variante del comune Pan di Spagna, le sue dimensioni sono ridotte, poiché ha la forma di una monoporzione. Le differenza, tuttavia, non è solo una questione di misure: “u curuzzu” è un Pan di spagna a massa leggera, e ciò vuol dire che non contiene materia grassa – come burro o olio -, ed è caratterizzato da una massa montata molto areata. Gli unici ingredienti presenti sono infatti la farina, l’uovo e lo zucchero.

In fase di preparazione è fondamentale che si crei dell’aria al suo interno, poiché questo lo renderà soffice, alveolato e il “meno fitto possibile”. Non essendoci, inoltre, del lievito tra gli ingredienti di cui si compone, è necessario montare a regola d’arte le uova: solo così il composto incorporerà l’aria necessaria affinché – in fase di cottura – non si sgonfi.

Nella tradizione troinese era usuale portare “i curuzza” in dono alle donne incinte, ai convalescenti o ai parenti di un defunto. Ma nulla di tutto ciò esclude un suo impiego moderno nelle colazioni in famiglia: sono ideali da inzuppare nel latte caldo e rappresentano un pasto sano e ben equilibrato.

Inoltre, accogliendo una visione di “cucina tradizionale contemporanea” che includa  – oltre ad una riproduzione della cucina classica – anche una valorizzazione delle radici, del territorio e delle ricette locali, si potrebbe pensare ad una rivisitazione che prende le mosse proprio dalla fantasia personale di ognuno di noi. Infatti, per renderlo attuale al periodo della primavera e al nostro territorio, pur mantenendo la caratteristica forma a cuoricino, si potrebbe inzuppare il cuoricino con una bagna alle fragole, farcirlo con una crema pasticcera vellutata e delicata aromatizzata al limone e, infine, aggiungere delle fragoline esteticamente gradevoli, oltre che buone e fresche al palato.

Un dessert fresco e profumato che ci porterà indietro nel tempo per la sua forma e composizione, ma che allo stesso tempo soddisferà la nostra sempre attuale golosità!

Maria Antonietta Bentivegna

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