I 100 anni del signor Antonino Pagana: l’amore è la ricetta della longevità

Un grande momento di festa a Troina per i 100 anni del signor Antonino Pagana, testimone vivente di un secolo di storia.

Nonno Antonino è nato a Troina il 30 gennaio 1924 in una modesta abitazione di via Umberto. Il padre Alberto Pagana, agricoltore, sposò la cugina Domenica Pagana, casalinga. Antonino è il secondo di cinque figli, quattro fratelli e una sorella. Seguendo le orme del padre divenne anche lui agricoltore, gestendo fino a non poco tempo fa una grande masseria. Perfettamente lucido e con un tocco di nostalgia, lui stesso ci racconta uno dei momenti più importanti della sua lunga vita.
“Che ricordi ha di sua moglie? Può raccontarci come vi siete conosciuti? In che anno vi siete sposati?”
“Mia moglie era una bella donna. Si chiamava Vincenza Ragonese ed era originaria di Cerami. Ci siamo conosciuti tramite un amico che ci presentò. Ci siamo sposati nel 1967. Abbiamo avuto due figli Maria Domenica e Salvatore che mi hanno dato tante soddisfazioni e la gioia di diventare nonno di quattro bei nipoti. Purtroppo mia moglie si è ammalata molto giovane. Sono 43 anni che sono vedovo. Dopo che è morta mia moglie, mi rimboccai le maniche, comprai un trattore e continuai ad occuparmi della campagna”.
Quando la moglie si ammalò infatti decise di vendere gli animali che possedeva per essere piú libero ed accudirla meglio. Ma l’amore per la terra è rimasto immutato. È forse questo il segreto della sua longevità: l’amore per la campagna, lo stesso che fino a pochi anni fa lo spingeva a prendere la macchina, guidare per sei chilometri per recarsi in campagna, raccogliere le olive, potare gli alberi o mietere i campi.
“Mio padre è un uomo un pò riservato ma molto buono. Ha affrontato tante difficoltà ma non ci ha mai fatto mancare nulla. Ci ha sempre riempiti di amore, lasciandoci liberi di fare le nostre scelte. Io ad esempio ho frequentato l’università per poi laurearmi. Mio fratello invece è entrato nella Polizia. Mio padre è stato sempre autonomo, ha sempre vissuto da solo. Ancora oggi guida per recarsi a fare la spesa o piccole commissioni”.
A tenere attivo nonno Antonino ci pensano anche i suoi quattro nipoti, Antonio, Alberto, Vittoria e Antonio, con i quali ha sempre giocato persino a pallone. Due le frasi in dialetto che ripete spesso ai figli, e che per loro sono quasi un motto: “Ca razia do Signuri” ovvero “con la grazia di Dio ho raggiunto un altro traguardo” e “Lassa fari” cioè “lascia stare”, lascia correre non preoccuparti se le cose non vanno come dovrebbero. Per festeggiare il centenario traguardo del signor Pagana, i due figli hanno organizzato una grande festa presso il ristorante Cittadella dell’Oasi insieme a una messa di ringraziamento. All’evento sono stati presenti l’amministrazione comunale che ha omaggiato nonno Antonino con una targa, e tutti i parenti, alcuni provenienti anche dall’estero. “ Questa festa è stata voluta fortemente da mio papà che merita di essere elogiato e festeggiato per tutto l’amore con il quale ci ha riempito – spiega il figlio Salvatore –, è stata una bellissima emozione riunire tutti i parenti e circondare di affetto mio papà che voluto bene da tutti”.

 

Silvana Trovato Picardi

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