A Troina, nel 2000 – dopo anni di silenzio musicale – il Maestro Rosario Terrana istituisce il Gran Complesso Bandistico “G.Verdi” Orchestra di Fiati Città di Troina con l’intento di «incentivare la cultura e lo studio degli strumenti a fiato e delle percussioni che, nonostante un’antichissima e nobile tradizione, nella considerazione comune vengono spesso declassati a ruoli popolari e folkloristici, pur costituendo l’ossatura portante di tutte le formazioni orchestrali».
Rosario Terrana ha iniziato in tenera età gli studi musicali: si diploma in Tromba presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo e comincia un’intensa attività in qualità di Flicorno Sopranino nelle più svariate bande italiane. Attualmente, oltre ad essere Maestro della banda musicale troinese, è docente di Tromba presso la Scuola Media Statale “Don Bosco” di Troina e autore di numerose composizioni sinfoniche (disponibili sui suoi canali social); con la marcia funebre “Addio per sempre” si è aggiudicato il secondo posto al Concorso Marce Inedite della città di Mottola (Ta).
Da una breve chiacchierata telefonica emerge con forza l’amore e la passione che muovono il Maestro nel curare e far crescere quella che lui stesso ha definito “una sua creatura”. Si tratta di un’operazione culturale che ha indubbiamente consentito a moltissimi giovani di avvicinarsi alla musica in tenera età e, in molti casi, di accedere al Conservatorio o a classi di concorso scolastiche.
Nel corso di questi vent’anni, inoltre, i legami all’interno dell’associazione si sono infittiti al punto da andare oltre il consueto binomio maestro-allievi, per assumere le sembianze di veri e propri rapporti familiari. La pandemia, con tutto ciò che ha comportato, ha messo a dura prova non solo la sopravvivenza di queste associazioni, le quali «sono vittime di abbandono da parte delle istituzioni, benché l’Amministrazione Comunale, nel nostro caso, abbia messo a disposizione luoghi dove poter fare le prove, nonché strumenti musicali», come afferma durante l’intervista, ma anche il rapporto stesso con gli allievi; il Maestro, infatti, confessa di sentire un grande vuoto ogni qualvolta entra in sala prove – ormai vuota e silenziosa – e di soffrire molto la separazione dai suoi ragazzi.
La banda «le cui note si libreranno solenni e melodiose sotto il nome della città di Troina» – viene da lui considerata – «un mezzo di promozione delle relazioni intergenerazionali e dell’educazione alla cittadinanza, una risorsa per favorire la crescita culturale dei giovani»; per tale motivo, l’auspicio del Maestro Terrana, è quello di poter superare nel miglior modo possibile questo periodo di emergenza, così da poter aprire la XXI stagione del Gran Complesso Bandistico “G. Verdi” e favorire una più intensa promozione della banda intesa quale elemento determinante di diffusione della cultura musicale e della costruzione identitaria e civile del popolo italiano.
CONCITA CARMENI