Firmato accordo quadro per rilancio ex Blutec di Termini Imerese

PALERMO (ITALPRESS) – E’ stato condiviso oggi l’Accordo Quadro per la salvaguardia dei lavoratori ex Blutec e il rilancio dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese.
“Con la firma dell’accordo quadro per lo stabilimento industriale di Termini Imerese si risolve definitivamente, dopo più di 12 anni, una vicenda per la quale il mio governo si è impegnato sin dal primo giorno. Un esito positivo al quale abbiamo lavorato costantemente. Fondamentale è stata, in ultimo, la riprogrammazione del Piano per l’occupabilità in Sicilia, approvata nel corso dell’ultima giunta, che destina 30 milioni di euro del Fondo sociale europeo per la chiusura della vertenza. Risorse che saranno utilizzate per l’accompagnamento all’esodo di quanti non transiteranno nel gruppo Pelligra e per la riqualificazione dei 350 lavoratori che saranno, invece, impiegati nello stabilimento”, dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
“Sono molto soddisfatto di questo risultato, condiviso anche a livello nazionale – prosegue il governatore -, perchè da oggi non solo restituiamo serenità e fiducia nel futuro a centinaia di lavoratori ex Blutec, ma diamo il nostro contributo per l’avvio di una nuova stagione industriale fondata sul polo che si trova alle porte del Palermitano. Un momento storico che avrà importanti e positive ricadute per tutto il tessuto economico e sociale del territorio”.

“Una svolta storica per la Sicilia, la conferma che siamo sulla strada giusta per la rinascita industriale del Paese”. È quanto rileva il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ringrazia le forze sindacali di avere creduto nella azione del governo, “con l’accordo quadro di oggi abbiano inoltre garantito tutti i lavoratori: nessuno resterà indietro. Termini Imerese sarà un modello di quel che insieme faremo in questa legislatura per riaffermare il ruolo dell’impresa e del lavoro italiano”.
“Sin dal primo giorno della legislatura – aggiunge – ci siamo impegnati tra molti scetticismi e qualche incomprensione, per imprimere una svolta in quello che era considerato il simbolo della crisi industriale del Paese, con oltre dodici anni di cassa integrazione, ma ci siano riusciti anche grazie al supporto del presidente della Regione, Renato Schifani. Un altro ottimo segnale per la nostra Sicilia che ora può fare affidamento su tre grandi poli di sviluppo industriale: sul petrolchimico di Priolo-Augusta che abbiamo salvaguardato mettendo in sicurezza l’Isab di Priolo; sul grande polo dell’Etna Valley, con gli investimenti di StMicroeletrronics e di 3Sun dell’Enel, e ora anche su Termini Imerese che ha tutte le condizioni per diventare un polo produttivo logistico e portuale”.
L’accordo quadro firmato oggi, tra i commissari straordinari, Inps, Pelligra, le organizzazioni sindacali e la Regione Sicilia, mette in salvo tutti i 540 lavoratori.
L’intesa prevede, infatti, l’assunzione da parte di Pelligra di 350 dipendenti, ai quali sarà garantita la possibilità di accedere al piano di riqualificazione e formazione professionale utile per l’attuazione del piano industriale del nuovo investitore.
Gli altri 190, rimanendo in capo all’amministrazione straordinaria, potranno beneficiare dell’isopensione a partire dal primo gennaio 2025.

“Questo importante accordo – sottolinea l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo – segna una svolta decisiva in una vertenza che ha coinvolto centinaia di lavoratori e le loro famiglie per oltre 13 anni. Dal primo giorno del mio insediamento, ho lottato insieme ai lavoratori per riportare l’attenzione sulla vertenza ex Blutec. Oggi, con la condivisione dell’accordo quadro tra tutti i protagonisti coinvolti, si mette finalmente fine, alle false promesse che durano da ben 13 anni. Questo accordo non è solo una vittoria per i lavoratori, ma un passo importante per il rilancio economico della nostra Sicilia. Le porte del mio assessorato resteranno sempre aperte a chi vuole combattere per il progresso della nostra Isola, perchè credo fermamente che solo con la collaborazione e l’impegno di tutti, potremo costruire un futuro migliore per la nostra terra”.
L’accordo, si legge in una nota, “è stato condiviso tra la Regione Siciliana, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’INPS, le principali organizzazioni sindacali e l’azienda Pelligra, la quale si è impegnata a guidare il processo di reindustrializzazione del sito produttivo. Prevede diverse misure a tutela dei lavoratori, tra cui la continuità occupazionale, la protezione sociale attraverso il sostegno dell’INPS, e un impegno concreto da parte della Regione Siciliana e del Ministero dello Sviluppo Economico per supportare il piano di rilancio mediante investimenti mirati e agevolazioni. Inoltre, stabilisce tempi precisi per l’attuazione delle misure previste e include un sistema di monitoraggio continuo per garantire l’avanzamento delle attività”. “Il progetto di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese, guidato da Pelligra, prevede la creazione di nuove opportunità di lavoro, contribuendo al rilancio dell’economia locale e alla salvaguardia del tessuto sociale della comunità”, evidenzia la nota.
“La condivisione di questo accordo rappresenta una nuova fase per Termini Imerese e per la Sicilia, un segnale concreto di speranza e rinascita per tutti”, aggiunge l’Assessore regionale.

“Le firme sull’accordo raggiunto oggi sono frutto della determinazione dei lavoratori e del sindacato. Il nostro obiettivo dopo la chiusura di Fiat è sempre stato improntato a difendere i lavoratori e il sito industriale”. Lo affermano Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, e Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil. “La decisione di abbandonare Termini Imerese – aggiungono – è stato l’inizio di un disimpegno generale della Fiat dal nostro Paese, per questo ci siamo opposti. Ci sono voluti anni, duri, in cui abbiamo dovuto evitare speculazioni di ogni tipo. La correttezza dei commissari e delle istituzioni è stata determinante per i lavoratori”. “L’accordo – concludono Landini e De Palma – tutela l’occupazione e riconosce un investimento per il lavoro nell’area di Termini Imerese. Oggi si è messo un punto fermo per poter ripartire. Continueremo a impegnarci per raggiungere gli obiettivi previsti a tutela di tutti i lavoratori”.

“Oggi, 12 agosto, è una giornata importantissima per le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Una giornata inseguita per oltre 12 anni dagli attuali 540 dipendenti di Blutec in amministrazione straordinaria. Con una lunghissima trattativa, intensificatasi negli ultimi mesi, si è riusciti a trovare una soluzione per tutti: 350 saranno formati e riqualificati e poi reimpiegati al lavoro nell’ambito del progetto industriale del gruppo Pelligra; i restanti 190, rimanendo in capo all’amministrazione straordinaria, potranno beneficiare dello strumento della isopensione per un periodo massimo di 7 anni che garantirà a tutti l’accesso ai requisiti pensionistici”, dichiarano in una nota Samuele Lodi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil Settore Mobilità, e Roberto Mastrosimone, Fiom nazionale.
“Una vertenza lunghissima e molto complicata – sottolineano – che ha trovato una sua soluzione grazie al contributo di tutti gli interlocutori impegnati: l’Amministrazione Straordinaria e i suoi Commissari e consulenti che in questi anni hanno operato sempre cercando il confronto e le necessarie intese con Organizzazioni sindacali senza strappi e/o decisioni unilaterali; il gruppo Pelligra che si è aggiudicato il bando, presentando un piano di riqualificazione dell’area e successivamente di reindustrializzazione impegnando 350 lavoratori; la Regione Sicilia con la scelta fatta nel 2022 di stanziare 30 milioni di euro specificatamente destinati alle politiche attive e passive per i lavoratori ex Termini Imerese. Negli ultimi giorni sempre la Regione ha convenuto di attribuire le risorse all’Amministrazione Straordinaria che si è resa disponibile a intraprendere la strada della isopensione per quei lavoratori non interessati al piano di reindustrializzazione e che matureranno i requisiti pensionistici entro i prossimi sette anni; le Organizzazioni sindacali e tutti i lavoratori che in tutti questi lunghi anni hanno sempre lavorato esclusivamente per raggiungere un accordo che prevedesse un piano industriale vero e, comunque, per trovare una soluzione per tutti i 540 lavoratori, respingendo ogni eventuale procedura di licenziamenti collettivi”.
“L’accordo politico – aggiungono i due sindacalisti della Fiom Cgil – prevede almeno due step tecnici: il primo di attribuzione dei 350 lavoratori a Pelligra l’1 novembre e il secondo di accesso all’isopensione dei 190 lavoratori che raggiungeranno poi i necessari requisiti l’1 gennaio 2025. Con il gruppo Pelligra si terranno i necessari approfondimenti con le Organizzazioni sindacali sul piano industriale”. “Per la Fiom – proseguono – l’accordo di oggi è un ottimo risultato perchè ha sempre sostenuto la necessità di non lasciare solo nessuno. Si chiude una vertenza tra le più lunghe e complicate nella storia delle crisi aziendali, tra l’altro localizzata in una delle aree industriali più critiche del nostro Paese. La Fiom continuerà a lavorare affinchè la prospettiva industriale di Pelligra sia di lungo termine e nel tempo coinvolga ancora più lavoratori, dando risposte alle esigenze occupazionali del territorio, a partire dai quasi 200 lavoratori dell’ex indotto. A tal proposito la Fiom insisterà per una proroga dell’Area di Crisi aprendo alla possibilità di proseguire con gli ammortizzatori sociali per loro, poi per la loro rioccupazione”, concludono Samuele Lodi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil Settore Mobilità, e Roberto Mastrosimone, Fiom nazionale.

“Grande apprezzamento per l’intesa di oggi che assicura piena salvaguardia occupazionale dei 540 ex lavoratori Blutec di Termini Imerese”. E’ quanto sottolinea il leader della Cisl Luigi Sbarra, che aggiunge: “L’accordo tra amministrazione straordinaria, Regione Sicilia e organizzazioni sindacali è un passo concertato fondamentale per dare prospettiva alla tenuta sociale e produttiva del territorio. Un’importante vittoria per il lavoro e la dignità dei lavoratori, che grazie alla sinergia tra istituzioni, nuova proprietà e mondo del lavoro, vedono finalmente riconosciuto il loro diritto a un futuro lavorativo stabile e qualificato o a una pensione adeguata. La CISL ha sempre creduto nella necessità di un dialogo costruttivo e responsabile; oggi possiamo dire che questo impegno ha dato i suoi frutti. Continueremo a vigilare affinché ogni promessa venga mantenuta, assicurando che Termini Imerese diventi davvero un modello di rinascita industriale e sociale per la Sicilia e per tutto il Sud”.

“Si è conclusa positivamente nella giornata odierna la vertenza Blutec di Termini Imerese finalizzata alla cessione del ramo di azienda verso il gruppo Pelligra Italia che si è aggiudicato la gara e Blutec in AS e la gestione dei lavoratori rimasti in procedura attraverso lo strumento dell’isopensione. Raggiunto quindi l’obiettivo di salvaguardia per tutti i 540 dipendenti di Termini Imerese”, commentano Marco Giglio, coordinatore della Fim Cisl Nazionale, e Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani.
“Dopo l’approvazione all’Assemblea Regionale Siciliana della norma che permette di utilizzare anche per l’isopensione le somme stanziate nel 2022 per i lavoratori Blutec – spiegano -, è stato possibile firmare un accordo quadro che prevede da un lato la cessione del ramo di azienda con l’assorbimento di 350 lavoratori e dall’altro la salvaguardia dei lavoratori che non transiteranno”. Soddisfatti i due sindacalisti: “Come abbiamo sempre ribadito al tavolo, per risolvere positivamente la vertenza era necessario avere un percorso chiaro e di garanzia per tutti i lavoratori Blutec”. “Siamo soddisfatti perchè finalmente è possibile attuare il percorso che auspicavamo, di garanzia, per chi ormai è prossimo alla pensione e di ripartenza per i lavoratori che hanno ancora molti anni di lavoro davanti”. “Il percorso non è concluso – continuano -, anzi ci sarà da seguire e supportare la riqualificazione del personale che transiterà verso Pelligra, che fino a questo momento si è dimostrato un gruppo serio, aperto al dialogo e al confronto”.
“Entro il mese settembre, sarà formalizzato l’accordo per il passaggio dei 350 lavoratori previsto dalla procedura ex articolo 47 durante la quale sarà approfondito anche il piano industriale”, dichiarano Giglio e Nobile, che aggiungono: “Per la Fim l’obiettivo era e rimane quello della piena occupazione, con la speranza che il lavoro che verrà svolto possa portare a nuovi e importanti insediamenti industriali ed investimenti nel polo industriale di Termini Imerese”.
I due sindacalisti esprimono anche apprezzamento per il lavoro svolto dalla Regione Siciliana: “Un plauso alla Regione Siciliana a partire dall’Assessorato alle attività produttive e all’Assessorato al lavoro e alla famiglia che hanno seguito la vertenza come mai fatto prima, riteniamo che l’apporto dato in questo caso sia stato uno degli elementi determinanti per la risoluzione della vertenza”.
Giglio e Nobile concludono esprimendosi favorevolmente sul percorso intrapreso: “Siamo soddisfatti di come si è conclusa la procedura che finalmente chiude in percorso lungo più di 10 anni e che segna un cambio di passo per il futuro del sito, adesso ci sono le condizioni per poter rilanciare l’area a partire dall’ex Blutec” e chiedendo ancora supporto alla Regione Siciliana: “chiediamo di continuare a supportare con la stessa determinazione la reindustrializzazione dell’aria completando gli investimenti previsti con l’obiettivo di arrivare allo sviluppo industriale del territorio che aspettiamo da anni”.

“Positiva l’intesa, giunta dopo oltre 12 anni, ma sulla vicenda dell’ex stabilimento Blutec restano ancora aperte importanti questioni: il destino dei 200 lavoratori dell’indotto e la perdurante assenza di un vero piano industriale da parte del gruppo Pelligra. Inoltre – da quello che leggiamo – I lavoratori che saranno assunti verranno messi in Cig e l’obbligo di Pelligra è di mantenere la destinazione industriale per soli due anni”, dichiarano Franco Piro e Jacopo Torrisi, rispettivamente responsabili dei dipartimenti Economia e Lavoro del PD Sicilia.

– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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