Consigli cinematografici. Perché guardare “Shutter island”

È il 1954, il film si svolge durante la guerra fredda e racconta la storia di Teddy Daniels (Leonardo Di caprio) e Chuck (Mark Ruffalo), due agenti federali che vengono inviati sull’isola di Shutter per indagare su una misteriosa scomparsa.

La coppia Di caprio-Scorsese torna sul grande schermo con un maestoso thriller psicologico, intrappolando lo spettatore in un labirinto psicologico e riuscendo a creare un vero e proprio gioco “regista-spettatore”, mettendo continuamente alla prova quest’ultimo con falsi indizi e colpi di scena.

È un film cupo, inquietante e ad alta tensione, gestito dalla solita maestria di Scorsese che regala agli spettatori un viaggio nei meandri della psiche umana, nelle paure interiori, nei segreti inconfessabili della mente, e lo fa grazie ad una incredibile interpretazione di Leonardo Dicaprio che si dimostra ancora una volta come l’attore camaleontico per eccellenza.

Nonostante alcune pecche d’intreccio, il film – tratto dall’omonimo romanzo di Dennis Lehane – fa il suo lavoro e riesce a tenere incollato allo schermo lo spettatore fino all’ultimo minuto soprattutto grazie ai suoi innumerevoli plot twist e scene emotivamente massacranti. Mantiene fino alla fine la filosofia del “niente è come realmente appare”, usando come protagonista un uomo fragile, turbato, incapace di accettare le sue ombre, che sente il bisogno di risposte e di supporto per affrontare la vita, ma quest’ultima , alla fine del racconto non sembra contare nulla senza dei valori che le diano significato .

Dopo incessanti vicende e situazioni stressanti, si pone una domanda che risulta essere la chiave di lettura su cui si basa il tutto: ”Cosa sarebbe peggio, vivere da mostro o morire da persona per bene?”.

 

 

Andrea Longo

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