TROINA. Vivere in campagna, in case non legate alle attività agricole, mette al riparo dalla vita che si conduce nel centro urbano, ma ci sono sempre dei problemi fastidiosi. Tra questi, il più serio è l’approvvigionamento dell’acqua potabile. All’interno del centro urbano, se ne occupa il gestore del servizio idrico. Oltre il confine del centro urbano, per fare arrivare l’acqua potabile nelle case di campagna, ci devono pensare i proprietari di queste case. Di questa linea, né il comune né il gestore del servizio idrico vogliono saperne. E’ compito di quelli che ci abitano costruire e gestire la linea che dal confine del centro urbano porta l’acqua nelle loro case di campagne. Per questo nascono i condomini idrici di campagna diffusi in tutto il territorio rurale attorno al centro urbano. E non è facile gestirli perché i problemi sono tanti e di difficile soluzione. “Siamo 45 gli utenti del condominio di contrada Pirato-Lanternaro-Purrazzo e, pure avendo costruito a nostre spese la rete, come prescrive la legge, c’è sempre il problema della differenza tra il consumo d’acqua misurato dai nostri contatori e quello che contabilizza in bolletta il gestore”, lamenta Pino Giachino. Il consumo contabilizzato è sempre superiore a quello comunicato dagli utenti. E’ lo stesso problema che ci hanno segnalato gli utenti di altri due contrade. Angelo Messina, il responsabile del condominio di contrada Camatrone con 15 utenti, ne ha parlato con il sindaco Alfio Giachino: “Il sindaco mi ha detto che scriverà una nota all’ente gestore per discutere della questione e cercare di trovare insieme una soluzione”. Anche gli 11 utenti del condominio di contrada Marchellì stanno cercando una soluzione a questo problema ed altri problemi, di cui parla Luigi Agnello, che è responsabile del condominio idrico: “Il problema della differenza tra il consumo da noi rilevato e comunicato al gestore e quello contabilizzato in bolletta dal gestore, che è sempre maggiore, ce l’abbiamo anche noi che si aggiunge ad altri problemi di gestione pratica”. Le origini di questi problemi risalgono all’urbanizzazione della campagne, nonostante che Troina, con una popolazione di 8 mila e 300 abitanti e in costante ed inarrestabile calo, abbia un patrimonio edilizio abitativo, nel centro urbano di 105 ettari, in grado di accogliere 20 mila abitanti.
Silvano Privitera