Comunicato Stampa del Comitato Civico “Sicilia Senza Acqua”

𝐀𝐓𝐈, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐯𝐢 𝐨𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚: è 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐦𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭á 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐮𝐧 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐚𝐫𝐢𝐟𝐟𝐚!

 

L’Odissea dell’emergenza idrica in provincia di Enna non è destinata a fermarsi.

 

L’ARERA ha diffidato l’ATI (Assemblea Territoriale Idrica, composta dai sindaci) ad approvare il piano di aggiornamento tariffario del quinquennio 2024-2029 entro il 31/03/2025, a fronte di una proposta di aumento della tariffa già presentata dal gestore AcquaEnna. Il rischio è che dinanzi ad una eventuale e non sperata inadempienza da parte dell’ATI l’ARERA, preposta alla vigilanza sulle tariffe idriche, approvi automaticamente la proposta di aumento della tariffa presentata da AcquaEnna.

I cittadini si aspettano delle valide e concrete risposte dall’assemblea dei sindaci che avrà luogo il 21/03/2025.

 

Di fronte alla scellerata proposta dell’ente gestore di un aumento della tariffa dell’acqua, non possono essere ancora gli abitanti di questo martoriato territorio a farne le spese e a soccombere alle logiche del profitto che purtroppo ruota attorno all’indispensabile risorsa idrica.

In questi mesi siamo stati al fianco dei sindaci dei comuni Ancipa-dipendenti per supportarli nella battaglia intrapresa contro l’indiscriminato emungimento di acqua dall’Ancipa che ne ha determinato il prosciugamento e ha messo in serio rischio la sopravvivenza di intere comunità; non ci siamo tirati indietro quando convintamente abbiamo deciso di occupare il potabilizzatore.

 

Adesso chiediamo ai sindaci di tutta la Provincia di assumersi le proprie responsabilità, provando in tutti i modi a tutelare le comunità dell’entroterra che rappresentate, scongiurando un possibile aumento della tariffa.

È necessario che vi assumiate le vostre responsabilità, presentando un valido piano di abbattimento della tariffa, così come i cittadini si aspettano.

 

𝐈𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭á 𝐝𝐢 𝐂𝐨𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐂𝐢𝐯𝐢𝐜𝐨 “𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚 𝐒𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐀𝐜𝐪𝐮𝐚” 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐦𝐨𝐝𝐢 𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐢𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐮𝐧’𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐄𝐧𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐩𝐚𝐮𝐩𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞. 𝐑𝐢𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐚𝐫𝐢𝐟𝐟𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚, 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐥’𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐥𝐞𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐳𝐳𝐨 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐝𝐨 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨, 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐮𝐧 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐝𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐢 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨.