Autovelox della discordia: a che punto siamo?

Continua a creare non pochi problemi l’autovelox posto sul vecchio tratto della SS121 in territorio di Santa Maria di Licodia. Numeri da paura quelli relativi alle multe e ai punti sottratti, con il disappunto di automobilisti e consumatori che attraversano quella strada tutti i giorni.

La posizione di quell’autovelox, secondo l’avv. Giuseppe Terrana e lo studio legale Saraniti-Cantale, non rispetterebbero i requisiti minimi: infatti, la presenza di un dispositivo di rilevazione fissa sarebbe ammissibile nelle autostrade o nelle strade extraurbane. Tuttavia, la prefettura può decidere di installarlo in altri tipi di strade considerate ad alto rischio di pericolosità: è il caso della SS121, per la presenza di abitazioni private e ristoranti. Ma anche questo non sarebbe, almeno in linea teorica, sufficiente a decretarne la liceità: si consideri, infatti, che il limite di velocità in quel tratto dovrebbe essere di 90 km/h. Motivo per il quale, dopo gli innumerevoli ricorsi di consumatori e automobilisti, si è cercato di fare alzare il limite oltre il quale scatterebbe la multa da 50 km/h a 70 km/h.
Ma come comportarsi nel caso in cui si è soggetti a sanzione?
Bisogna innanzitutto, consiglia l’avv. Terrana, «attenersi ai limiti di velocità e usare prudenza per la sicurezza propria e degli altri». Questo, però, non vuol dire ricevere delle multe ingiustificate per un eccesso di 6 o 7 km/h – con la conseguente sottrazione di punti – e pagarle in silenzio con il rischio di perdere addirittura la patente. «L’unica arma è rivolgersi ad un legale, prosegue l’avvocato, per capire se il verbale è impugnabile». Non a caso, anche lo studio legale Saraniti-Cantale è dello stesso parere: «l’invito è quello di non pagare, perché dopo non lo si può più impugnare», sebbene in casi di somme irrisorie vada valutato l’avvio di un ricorso.

Non si tratta, però, di poche multe: si stima, infatti, che siano circa 26 mila i verbali fatti dal comune, secondo l’avv. Saraniti, il cui studio si è attivato fin da subito per evitare che i cittadini perdessero la patente: «L’avv. Davide Saraniti ha inziato questo percorso il 5 dicembre scorso, ricevendo subito le prime soddisfazioni», cioè l’annullamento delle somme e dei punti sottratti, nonché l’obbligo del Comune di Santa Maria di Licodia, di risarcire le spese legali.

Anche l’avv. Terrana è stato in prima linea nell’offrire «assistenza giudiziale a quanti hanno ricevuto multe per eccesso di velocità», con casi in cui si era chiamati a pagare cifre esorbitanti, per il cumulo di multe arrivate a casa nello stesso giorno e il rischio di perdere la patente per la decurtazione dei punti.

I riscontri sono positivi, e l’augurio è che si possa giungere, dopo la creazione di un Comitato di cittadini e sindaci, almeno ad una modifica degli attuali limiti imposti, così da non compromettere la sicurezza di quanti percorrano la strada, ma di tutelare al contempo i consumatori.

Concita Carmeni

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