Assemblea cittadina sull’emergenza idrica

Rivedere le decisioni della cabina di regia per l’emergenza idrica, fare rispettare ad Acqua Enna gli obblighi contrattuali, passare da una gestione privata ad una gestione pubblica del servizio idrico integrato.

C’era molta gente all’auditorium Nuccio Sciacchitano dell’istituto scolastico Ettore Majorana dove si è svolta dalle 17.30 fino alle 20 di oggi l’incontro promosso dall’amministrazione comunale con i cittadini sull’emergenza idrica.  Da ieri l’acqua, come ha deciso il gestore del servizio idrico AcquaEnna, non viene fornita ai cittadini ogni 4 giorni, ma ogni 7 giorni. Già con turni di 4 giorni, i disagi non erano pochi per i troinesi. Con turni di 7 giorni, è facile prevedere che questi disagi diventeranno sempre più pesanti fino al punto da diventare insopportabili. E’ una condizione che i troinesi condividono con i cittadini di Cerami, Gagliano, Nicosia e Sperlinga, che dipendono dall’acqua raccolta nell’invaso dell’Ancipa per il loro servizio idrico. Per accendere i riflettori su questa drammatica situazione ci sarà domani lunedì alle 9.30 una manifestazione davanti l’impianto di potabilizzazione dell’acqua in contrada Calamaro. Alla manifestazione parteciperanno anche i sindaci degli altri comuni. Il sindaco Alfio Giachino, l’assessore Salvatore Leanza e Fabio Venezia, nella duplice veste di assessore comunale e di deputato regionale, nel lanciare l’appello alla mobilitazione popolare per modificare le decisioni della Cabina di regia per l’emergenza idrica che hanno portato a ridurre il volume di acqua da prelevare dall’Ancipa per distribuirla ai comuni, hanno tracciato un quadro preoccupante per il futuro. Se non si modificano quelle decisioni, ad ottobre potrà non esserci più acqua per i comuni che dipendono dall’Ancipa. Di questo si parlerà nella riunione della Cabina di regia per l’emergenza idrica convocata per domani mattina. Non sono mancati i rilievi critici a Siciliacque, che tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera di quest’anno, quando già si sapeva che si andava incontro ad una prolungata siccità, non ha ridotto i prelievi di acqua dall’Ancipa. Rilievi critici sono stati mossi anche ad AcquaEnna, che gestisce il servizio idrico per conto dell’ATI di cui fanno parte i cinque comuni Ancipa dipendenti assieme ad altri comuni dell’ennese. Nei molti interventi dei cittadini la condotta di AcquaEnna è fortemente criticata per essere venuta meno a degli obblighi contrattuali (ricerca di nuove sorgenti da cui prelevare l’acqua, predisposizione di un piano di emergenza nel caso dovesse non esserci più acqua (Walter Giuffrida, Salvo, Gambino, Gianfranco Schinocca, Silvio Trovato, Sebastiano Pruiti e Luigi Bottitta). Nell’assemblea cittadina conclusasi qualche ora fa sono emerse treindicazioni:  nell’immediato, porsi l’obiettivo di modificare le decisioni della Cabina di regia per l’emergenza e mobilitarsi per raggiungerlo tenendo conto della particolare condizione del comune di Troina e degli altri comuni che dipendono esclusivamente dall’Ancipa; aprire una vera e propria vertenza con AcquaEnna per assolvere gli obblighi previsti dalla convenzione che ha con i comuni; in prospettiva, non molto lontana, riportare il servizio idrico integrato alla gestione pubblica,rivedendo la legge Galli che obbliga i comuni ad affidarla a società private. Sull’ultimo punto segnaliamo quello che ha detto uno degli intervenuti che ha ricordato la spiegazione che ha dato uno dei direttori del servizio idrico integrato del comune di Milano, gestito da una società pubblica comunale, della differenza tra una gestione privata e una gestione pubblica: la gestione privata ha bisogno di fare utili per il profitto, la società pubblica non ha bisogno di fare utili e investe i ricavi nella rete.

Silvano Privitera

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