Al Webinar organizzato dal Forum Aree Interne dell’Area Interna Troina Giulia Valeria Sonzogno, dottoranda in Urban Studies and Regionale Science, Social Sciences al Gran Sasso Science Institute (GSSI), L’Aquila, ha illustrato i risultati della ricerca “Giovani Dentro” condotta dall’associazione “Riabitare l’Italia” in collaborazione con il Dipartimento Culture, Politiche e Società dell’Università di Torino, il GSSI, l’Osservatorio Giovani dell’Università di Salerno, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’economia agraria e l’Eurac Research di Bolzano.
Per il Forum Aree Interne al Webinar hanno partecipato: Fabio Bruno di Nicosia, Giusy Rabiolo di Calascibetta, Caterina Turano di Catenanuova, Marisa e Nuccia Schillaci di Cerami, Silvano Privitera e Gaetano Trovato di Troina.
La ricerca “Giovani Dentro” è un’indagine sui giovani nell’Italia dei paesi. L’aspetto meglio conosciuto e più indagato della condizione giovanile nei paesi delle aree interne, dove la popolazione diminuisce ed invecchia, è quello relativo all’emigrazione giovanile, nota anche come “fuga di cervelli”. La ricerca “Giovani Dentro” si occupa invece di quella metà dei giovani che invece restano per necessità o convinzione nei paesi. L’obiettivo del progetto della ricerca-azione “Giovani Dentro” – come ha spiegato Sonzogno – è quello di conoscere le motivazioni, i processi e gli interessi che spingono i giovani a restare o meno nelle aree interne marginalizzate. “Nella scelta di restare giocano un ruolo chiave fattori non economici, tra cui il benessere personale legato alla salubrità del luogo e alla qualità della vita e delle relazioni umane, la partecipazione allo sviluppo del territorio e alle attività sociali intese come creazione ed alimentazione di comunità” ha detto Sonzogno. “Ed è proprio questo il motivo per cui il Forum Aree Interne ha organizzato il webinar con Sonzogno sui risultati della ricerca Giovani Dentro: cercare di capire non solo le motivazioni di giovani che hanno deciso di restare nei 14 comuni dell’Area Interna Troina, da cui moltissimi loro coetanei invece sono andati via, ma anche capire se sono disponibili a partecipare allo sviluppo del loro territorio”, ha spiegato Privitera.
Redazione 94018.it