Agira. Festeggiamenti in onore di San Filippo. Presenti anche devoti maltesi

Entra nel vivo la festa liturgica del santo patrono di Agira, San Filippo. Il programma dei festeggiamenti prevede oggi 11 Maggio, alle ore 19:00, la celebrazione della Santa Messa presieduta da Don Filadelfio Scandurra, parroco delle chiese di San Michele e Santa Maria Maggiore di Nicosia. Subito dopo è prevista la processione dell’ Urna di San Filippo fino alla chiesa di Sant’ Antonio di Padova e il rientro presso la Chiesa dell’ Abbazia di San Filippo. La “giornata delle reliquie” che precede la giornata liturgica in onore di San Filippo è caratterizzata dalla presenza di numerosi fedeli che venerano il patrono presso tutti i luoghi legati al culto e alla vita del santo. Domani, 12 maggio, giornata che ricorda la memoria di San Filippo, è prevista la celebrazione della santa Messa alle ore 10:00 presieduta dal Vescovo di Nicosia Mons. Giuseppe Schillaci e nel pomeriggio dopo la messa delle 19:00 si svolgerà la solenne processione dalla chiesa di Santa Maria Maggiore fino alla chiesa dell’ Abbazia con il simulacro di San Filippo e il braccio reliquiario. L’evento è accompagnato da giochi pirotecnici spettacolari che chiudono la giornata di festa, rendendo la celebrazione un mix di fede, tradizione e folclore molto sentito dalla comunità di Agira. Anche quest’ anno sono giunti ad Agira alcuni soci del circolo maltese “12 Maggio” di Zebbug dove si venera come protettore San Filippo di Agira. Nei giorni scorsi si sono svolti degli incontri ufficiali tra le associazioni e le autorità comunali per rafforzare i legali culturali e religiosi tra le due comunità. La festa liturgica di San Filippo è stata preceduta da eventi e iniziative religiose con lo scopo di preparare spiritualmente i fedeli a vivere le celebrazioni dell’ 11 e del 12 Maggio. Nel messaggio del parroco dell’ Abbazia Don Carmelo Giunta, che ha reso noto il programma dei festeggiamenti, è stato evidenziato il richiamo nell’ anno del Giubileo alla pace riaccendendo la speranza e la fiducia in un tempo in cui le vicende mondiali generano egoismi e scoraggiamento per il futuro. Secondo la tradizione, Filippo fu inviato in Sicilia da un papa romano per evangelizzare l’isola, dove svolse un’intensa attività di predicazione, esorcismi e miracoli, liberando molte persone dal demonio e sconfiggendo culti pagani locali. La città di Agira, anticamente chiamata Agyrium, fu rinominata San Filippo di Agira in suo onore, e sulla sua tomba fu costruita una chiesa, poi divenuta un monastero basiliano e successivamente un’abbazia benedettina, oggi nota come Abbazia di San Filippo d’ Agira. L’Abbazia, fondata nel VII-VIII secolo, ha una storia complessa: originariamente basiliana, divenne benedettina dopo la conquista normanna, fu legata all’abbazia di Santa Maria Latina di Gerusalemme e subì varie trasformazioni fino alla soppressione del monastero nel 1862; la chiesa è oggi un importante luogo di culto e pellegrinaggio. San Filippo, storicamente è invocato per la liberazione dei posseduti del demonio, per le guarigioni, nei terremoti, per la siccità ed in ogni difficoltà personale ritenuta insuperabile.

 

Luigi Manno

Condividi su:

blank

Seguici su