Giunti ormai al diciassettesimo giorno di digiuno per l’allevatore siciliano Sebastiano Lombardo e per il campano Pasquale D’Agostino, anche il nostro compaesano Sebastiano Pruiti ha deciso di appoggiare la protesta non violenta unendosi allo sciopero della fame.
Si tratta di uno sciopero di 24 ore partito ieri sera intorno alle ore 19:00. Pruiti ha infatti dormito, ieri notte, nell’aula consiliare del Comune di Troina messagli a disposizione dall’amministrazione.
“Io sono uno dei promotori delle manifestazioni contro l’abbattimento selvaggio degli allevamenti affetti da presunta brucellosi. Dico presunta perché dalle analisi post-mortem, quando effettuate, risulta che solo in una percentuale bassissima hanno isolato la brucella. L’amministrazione comunale è stata comprensiva e disponibilissima. Si è dimostrata solidale con la categoria e con la manifestazione” dichiara Sebastiano Pruiti.
Contemporaneamente anche un allevatore di Castel di Lucio ha intrapreso la stessa forma di protesta e da questa sera saranno il sciopero anche altri due colleghi di Santo Stefano di Camastra. Tutte persone che hanno deciso di fare comunità e manifestare per solidarietà verso gli allevatori, per salvare la zootecnia ed il territorio.
Ad oggi, seppur lentamente, qualcosa inizia a muoversi in Sicilia, soprattutto dopo il ricovero in ospedale di ieri di Sebastiano Lombardo il quale, accusando dei malori, è stato prontamente trasferito in ospedale e tenuto sotto osservazione. Ad allarme rientrato è stato dimesso ed ha ripreso la sua protesta nell’aula consiliare di San Teodoro. Questo ha colpito allevatori e sindaci facendo partire spontaneamente una catena di partecipazione e sostegno al grido di “Siamo tutti Lombardo e D’Agostino”.
Lorena Garofalo