Il Forum Siciliano dei Movimenti per l ’Acqua e i Beni Comuni, propone l’attivazione di un percorso pubblico e trasparente di fuoriuscita dall’attuale gestione privata del servizio idrico provinciale.
Di seguito, il comunicato stampa diramato:
“Enna, 26 maggio 2025- Il Forum Siciliano dei Movimenti per l ’ Acqua e i Beni Comuni rivolge un appello urgente alle istituzioni locali e regionali per chiedere la riapertura del procedimento di verifica tecnica sul gestore Acquaenna scpa, l’avvio della procedura di risoluzione del contratto e una azione risarcitoria.
Una storia lunga dieci anni – Già nel 2015, con l’approvazione della L.R. 19/2015 (art. 12), la Regione Siciliana aveva previsto la possibilità di accertare le inadempienze dei gestori idrici. In applicazione di quella norma, fu istituita una Commissione Tecnica presso l ’ATO Idrico di Enna con Decreto Presidenziale n.614/GAB del 16 novembre 2018, proprio per verificare eventuali inadempienze di Acquaenna. Ma nel marzo 2019, nonostante le gravi criticità segnalate da comitati e cittadini, la Commissione – a maggioranza – concluse che non vi erano motivi sufficienti per la risoluzione del contratto. Unica voce contraria: il Dott. Carlo Garofalo, rappresentante dei Comitati Cittadini Ennesi e portavoce del Forum, che espresse voto contrario alla relazione finale, sottolineando inadempienze e anomalie che oggi appaiono ancora più gravi alla luce degli sviluppi recenti.
Sviluppi giudiziari e disservizi recenti – Oggi, a distanza di anni, grazie al lavoro di Assoconsumatori Enna – che ha contribuito in modo decisivo – è emersa una realtà inquietante: i vertici di Acquaenna, alcuni dirigenti e amministratori locali sono stati rinviati a giudizio con accuse gravissime, tra cui inadempimento di contratti nelle forniture pubbliche e violazioni ambientali. Reati che, se confermati, legittimano la risoluzione immediata del contratto, secondo quanto previsto dal Codice Civile e dal Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 36/2023).
A ciò si aggiunge il ruolo del comitato “Senz’Acquaenna”, estraneo al Forum, che ha denunciato i ritardi nel bonus sociale idrico 2021-2022 e promosso una class action contro il gestore. Denunce fondate, che hanno costretto la stessa Acquaenna ad ammettere le disfunzioni legate al cattivo funzionamento del software di gestione.
Proposta di alternativa gestionale: verso gestione interamente pubblica.
Alla luce del grave deterioramento del rapporto fiduciario tra gestore e cittadinanza, il Forum propone l’attivazione di un percorso pubblico e trasparente di fuoriuscita dall’attuale gestione privata, in coerenza con il dettato dell’art. 147 del D.lgs. 152/2006 e con le previsioni della normativa regionale.
Riteniamo opportuno che l’ATI di Enna avvii una valutazione tecnico-amministrativa per la gestione del Servizio Idrico Integrato nel rispetto del principio di non profit, della trasparenza, del controllo democratico e della partecipazione degli utenti e finalmente rispondente ai principi costituzionali e al voto referendario del 2011.
Il Forum Siciliano per l’Acqua e i Beni Comuni chiede:
1. La riapertura immediata del procedimento di verifica tecnica e giuridica su Acquaenna, alla luce delle nuove evidenze;
2. L’ attivazione della procedura di risoluzione del contratto per grave inadempimento (art. 49 L.R. 11/2010, 12 L.R. 19/2015, 1453 c.c., art. 108 D.lgs. 36/2023);
3. L ’ avvio di un ’ azione risarcitoria a favore dell ’ ente pubblico e degli utenti per danni economici, ambientali e sociali;
4. Una presa di posizione pubblica, trasparente e partecipata da parte di ATI, dei Sindaci e del Libero Consorzio sulla recente vicenda giudiziaria.
«Da dieci anni segnaliamo problemi ignorati. Nel 2015 si poteva agire, e si è scelto di non farlo. Ora non ci sono più alibi: le istituzioni hanno il dovere di intervenire. La gestione dell’acqua è un bene pubblico, non un affare privato» – afferma il Forum.”
Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni