Troina non è ancora un paese a misura di disabile. È quanto emerso dalle testimonianze di alcune persone affette da varie forme di disabilità, che da anni fanno continue segnalazioni al Comune.
I disagi principali si riscontrano nelle attività quotidiane. Complicato fare la spesa, non esistono parcheggi riservati davanti ai supermercati, i parcheggi più vicini alle porte di ingresso sono sempre occupati. Ma l’ostacolo non è solo l’ingresso, una volta entrati è difficile muoversi tra gli scaffali poco distanziati. Se non si è accompagnati diventa impossibile andare in alcune farmacie o accedere a uffici e spazi comunali. Inaccessibili, per niente a norma e privi di sicurezza i bagni pubblici del civico cimitero.
Da anni piovono segnalazioni al riguardo, non solo da parte della stessa custode, che è una persona disabile, ed è costretta tutti i giorni ad acrobazie indescrivibili per potervi accedere ed usufruirne in maniera dignitosa, ma anche da altri cittadini che per necessità si sono imbattuti in uno spiacevole scenario. Un vero peccato per un cimitero monumentale di importanza storica visitato anche da turisti. Non meno problematico è l’accesso al bagno pubblico realizzato accanto al palazzo municipale. La fessura dove inserire le monete è troppo alta per essere raggiunta da una persona in sedia a rotelle. Non solo, la porta si apre dall’interno, gli spazi sono minimi e al momento di uscire si trovano grandi difficoltá. Precluso anche l’accesso a tante chiese, solo tre infatti risultano a norma. Un disabile non può accedere ai musei e al palazzo municipale. “Non siamo mai potuti entrare in municipio, assistere a un consiglio comunale e accedere a tanti uffici – ci racconta Carmelo Greco – anche noi vorremmo visitare i musei e accedere facilmente ai negozi e a tutte le farmacie”. Di recente infatti, in pieno centro storico, in un antico edificio di via Conte Ruggero è stato inaugurato il museo della fotografia di Robert Capa, un palazzo a due piani dove non mancano scale interne e gradini all’ingresso. Oggetto di recente ristrutturazione è stato invece il cinema Andrea Camilleri che adesso consente l’accesso ai disabili e che al suo interno presenta sedute distanziate e bagni a norma. Ma questo non basta. Tutti i giorni un disabile a Troina deve fare i conti con l’assenza di semafori pedonali in prossimità di aree con molto traffico. Non buone le condizioni dei marciapiedi, stretti, pericolanti, con rampe di accesso inesistenti o realizzate nei punti più improbabili e con alberi piantati in mezzo.
“Sono anni che mi espongo e faccio continue segnalazioni al Comune – dice Gaetano Sotera, impegnato in campagne di prevenzione e raccolta fondi a favore dell’Aism – la prima barriera da abbattere è l’indifferenza. Vogliamo esseri liberi dalla disabilità e poter accedere a tutti i servizi pubblici e privati. Siamo stanchi di sentirci un peso ed essere tagliati fuori da tutto”.
A rispondere alle segnalazioni è il vicesindaco, con delega ai lavori pubblici Alfio Giachino.
“È innegabile che Troina, essendo comunità montana, urbanisticamente si presenta inaccessibile a chi ha difficoltà motorie – spiega Giachino – nel tempo il problema è stato trascurato. Noi come amministrazione comunale ci siamo presi l’impegno di applicare la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche sia per le opere edilizie costruite ex novo che per la ristrutturazione di edifici esistenti. I bagni del cimitero necessitano di un grosso intervento di manutenzione per il quale abbiamo già stilato un progetto che comprende il miglioramento dell’illuminazione pubblica all’interno del cimitero. Un piano di riqualificazione per il quale abbiamo già stanziato le risorse economiche necessarie”. In Italia il riferimento normativo per l’eliminazione delle barriere architettoniche è la Legge 13/1989, che insieme al suo regolamento di attuazione, il Decreto Ministeriale D.M. 14 giugno 1989, n.236, identifica le disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati sia nuovi che da ristrutturare. Oltre ai contributi statali, esiste anche un incentivo comunale per chi ristruttura un edificio privato abbattendo le barriere architettoniche. “C’è ancora molto da fare per rendere Troina accessibile a tutti – afferma il vicesindaco – abbiamo cercato di esaudire il piú possibile ogni richiesta. Purtroppo sono interventi che necessitano di una lunga programmazione. Di recente abbiamo però avviato i lavori di ristrutturazione nell’edificio comunale di via Graziano, nel quale sarà presto attivato un ascensore che non è mai stato messo in funzione e che finalmente consentirà l’accesso a tutti gli uffici comunali. Nel progettare e costruire la recente piazza Gramsci sono stati rispettati tutti i criteri di accessibilità. Quanto al palazzo municipale abbiamo acquistato un ascensore che sarà presto installato all’interno del vano scale”. E dopo insistenti segnalazioni, nel parco urbano dedicato alle vittime dell’Ancipa di via Piersanti Mattarella è stata realizzata una scivola di 15 metri per consentirne l’accesso in carrozzina.
Ma ad essere inaccessibili non sono solo i luoghi pubblici ma anche quasi tutte le attività commerciali. Impossibile per un disabile comprare un paio di scarpe, andare dal barbiere, accedere a negozi di articoli da regalo, cartolerie e tabacchini. Spesso l’ostacolo è un gradino, basterebbe realizzare una piccola rampa di accesso. Assolutamente da revisionare è il concetto di disabilità. Si da troppo per scontato infatti che un disabile esca accompagnato da qualcuno che spinga la carrozzina e non si prova a pensare a una persona che ha desiderio di uscire da sola e voglia accedere liberamente alle varie attività.
“La difficoltà di accesso nelle varie attività commerciali e l’impossibilità di una adeguata mobilità all’interno degli stessi è una questione che va affrontata al più presto – spiega Giuseppe Macrì, presidente Confcommercio di Troina – La nostra associazione propone l’avvio di un tavolo tecnico territoriale tra Comune e associazioni di categoria per elaborare un piano e un’azione concreta per l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere. Vogliamo portare i commercianti troinesi a conoscenza degli incentivi statali e comunali per adeguare i propri esercizi alle norme sull’accessibilità. Cercheremo anche di sensibilizzare i commercianti a ridimensionare gli spazi interni per garantire un’adeguata mobilità e fruibilitá dei negozi alle persone con disabilità”. Oltre al parcheggio occupato, alle rampe di accesso ostruite, molte persone con gravi difficoltà motorie, ci hanno segnalato di essersi trovati in luoghi affollati come in banca o all’ufficio postale ed essere stati aggrediti verbalmente per aver chiesto la precedenza nella fila.
Esistono varie forme di disabilità e varie forme di barriere che spesso non sono soltanto materiali, c’è infatti un muro di pregiudizio che si può abbattere solo con un pò più di senso civico e rispetto da parte di tutti.
Silvana Trovato Picardi